Intersezioni fra la cultura del piccolo gruppo analiticamente orientato e gli eventi traumatici della nostra epoca.
Abstract
Nell’articolo si fa riferimento allo stimolo che ha indotto l’autrice ad approfondire le ricadute emotive che nella nostra quotidianità personale e professionale producono gli atti terroristici e la possibile cura dell’evento traumatico. In seguito si analizza la difficoltà attuale di sviluppare in modo adeguato i processi di soggettivazione, sia nel mondo occidentale sia nel mondo islamico, con possibili intersezioni -nel duplice senso di intersectio, ossia al contempo incontro e frattura- fra i due mondi e si prende in considerazione la cultura che si costruisce nel gruppo analiticamente condotto. Si sottolineano i pericoli nel mondo contemporaneo del diffondersi di un pensiero integralista che va pericolosamente a braccetto con il funzionamento delle macchine digitali che hanno modificato anche il nostro modo di pensare. Si auspica la possibilità di fare formazione per diffondere la cultura grupponalitica a diversi livelli e in diversi ambiti, in sinergia con altre discipline.
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